Ferragosto e spiagge trasformate in terra di nessuno, serve senso di civiltà: “Nessun controllo”

 
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Gela. L’ordinanza, come ogni anno, c’è stata, firmata direttamente dal sindaco Terenziano Di Stefano. Anche questa volta, però, chi vive soprattutto a Manfria, tra le zone più frequentate in questo ferragosto appena concluso, non ha notato alcun tipo di controllo per far osservare i veti posti dal primo cittadino. Quindi, non sono mancati bivacchi, falò e inevitabilmente rifiuti di ogni tipo, lasciati in spiaggia. A segnalarlo, anche il consigliere comunale dem Antonio Cuvato, che alla guida dell’associazione “Viviamo Manfria” ha sempre sollevato la questione, denunciando abitudini tutt’altro che costruttive da parte di tanti avventori che trasformano la spiaggia in terra di nessuno. I residenti attendevano controlli maggiori, delegati alla polizia municipale “che però non si è vista”, sottolineano.

Per mutare le consuetudini non serve solo la buona politica ma bisogna che ognuno si assuma le proprie responsabilità, partendo del presupposto che una festività non può diventare mano libera per fare e disfare, a danno del decoro e della civiltà.

2 Commenti

  1. Cosa vi aspettavate quando gia’ dalla mattina del 14-8-2024 i Sioux si accampavano al lungomare fino alla rotonda di Macchitella, mentre gli Apache si accampavano a Manfria facendo segnali di fumo su cosa avrebbero mangiato la notte. La sera ” Cotoletta Rustuta” segnalava l’inizio dei giochi , “POllo Fritto e Muluni ghiacciato” rispondevano allegramente. Credo che nemmeno Rin Tin Tin con l’aiuto di Lassie e Rex avrebbero potuto fermare questi avvenimenti. Figuriamoci le forze dell’ ordine addette al bisogno. Appuntamento al prossimo anno. A proposito munnizza a tinchi te’.

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