Gela. E’ stato trasferito dall’ospedale “Cannizzaro” di Catania ad un centro specialistico di Cefalù, il quindicenne Flavio Peritore continua a lottare dopo che a fine marzo un proiettile, partito da una pistola in dotazione alla madre (guardia giurata così come il padre), lo ha raggiunto alla testa. Il ragazzo non è più in coma farmacologico e i medici hanno iniziato tutte le attività per tentare il risveglio. Già durante la permanenza nel nosocomio catanese, i parametri vitali erano tornati alla normalità, a seguito di un delicato intervento di neurochirurgia.
Insieme a lui, ci sono sempre i genitori e il fratello, che non smettono di sperare in una ripresa, sostenuti da tanti amici e da chi conosce Flavio. Sono anche diversi, in città, i gruppi di preghiera stretti intorno alle sorti del quindicenne.
