“FdI spieghi tagli Montelungo, a rischio fondi stadio”, Di Cristina: “Greco inizi a difendere la città”

 
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Il componente della direzione nazionale dem Peppe Di Cristina

Gela. Ieri, lo stato maggiore di Fratelli d’Italia ha fatto tappa in piazza Umberto I, rilanciando la centralità del partito nel contesto del centrodestra locale e a supporto delle scelte del governo Meloni. Tra le fila dem, però, non è sfuggito che proprio in questo periodo la città fa i conti con tagli e definanziamenti, anzitutto imposti dal governo nazionale e seguiti poi da quello regionale. “Fratelli d’Italia dovrebbe anzitutto spiegare alla città perché sia stato definanziato il progetto di riqualificazione di Montelungo e perché il governo Meloni abbia deciso di tagliare la linea di “Rigenerazione urbana” – dice l’esponente della direzione nazionale del Partito democratico Peppe Di Cristina – è facile fare semplici annunci, privi di contenuti”. Di Cristina ha più volte contestato la linea assunta dall’allora governo regionale Musumeci e poi da quello del successore Schifani, fin troppo volta a ridimensionare ogni investimento per la città, fino a tagli veri e propri dei fondi. “Prendo atto che da Musumeci a Schifani non è cambiato nulla – sottolinea – di recente, il governo regionale ha autorizzato il definanziamento di altri tre progetti di “Patto per il sud” mentre a livello nazionale l’esecutivo Meloni ha tagliato fondi di “Rigenerazione urbana” e quindi del Pnrr, fortemente voluti invece dal Partito democratico. Non c’è solo la riqualificazione di Montelungo che non potrà vedere la luce ma a forte rischio sono i fondi per lo stadio “Presti” e su questo punto stiamo lavorando ad un’iniziativa in parlamento e a livello regionale, insieme al commissario Giuseppe Arancio. Si tratta di progetti che avevano già uno stanziamento ed è ancora più grave e vergognoso”. Di Cristina, però, non vede solo un’azione del centrodestra e di Fratelli d’Italia mirata a ridurre gli stanziamenti per la città, dato che si rivolge anche al sindaco Lucio Greco. “La smetta di avere una posizione sempre neutra davanti a tagli pesantissimi – continua – ha sostenuto il centrodestra a livello nazionale e votato per Schifani alle regionali, adesso però dovrebbe iniziare a difendere il territorio, magari interfacciandosi con la parte politica nella quale si riconosce. Ci sono responsabilità politiche evidenti”.

L’esponente dem, sui progetti definanziati, va dritto al punto e traccia un perimetro tutto imperniato su scelte del centrodestra a danno di una città già fortemente scossa da una crisi che si trascina senza vere soluzioni. In settimana, Di Cristina parteciperà al confronto interno voluto dal commissario Arancio e a fine mese sarà impegnato in un dibattito alla festa regionale dem. Il filo politico lo mantiene con l’ex ministro Paola De Micheli, che entro fine anno pare possa mettere in programma una nuova visita sul territorio. Per Di Cristina, anche se non ci sono ancora indicazioni ufficiali, si ipotizza una nomina nel dipartimento scuola nazionale. Sono tutti aspetti che al momento non hanno priorità. I dem invece, iniziano ad incalzare il centrodestra, a partire proprio dai definanziamenti.

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