Gela. Non solo l’obbligo del pagamento delle spese del giudizio, dopo lo stop alla prima ordinanza dello scorso settembre, ma anche la sospensione degli effetti del provvedimento successivo, quello di inizio novembre. Il Comune esce ancora sconfitto dal giudizio amministrativo. Il Tar Palermo ha accolto il secondo ricorso presentato dalle quattordici confraternite di Farello. I giudici palermitani hanno deciso che anche la requisizione dei quindici loculi, disposta dal sindaco Lucio Greco che intanto aveva revocato il precedente provvedimento di acquisizione di settanta loculi, va bloccata. Hanno detto sì alla sospensiva avanzata dall’avvocato Grazia Tomarchio, nell’interesse delle confraternite. I responsabili ritengono illegittime le requisizioni decise dal Comune, che però non ha più loculi disponibili. Il ricorso presentato dalle confraternite contro l’ordinanza di settembre ha indotto Greco a revocare il provvedimento. Allo stesso tempo, ha ordinato una nuova requisizione di quindici loculi, ora bloccata dal Tar.
Quello dei cimiteri sta diventando un intrigo amministrativo, quasi impossibile da dipanare, in attesa dei nuovi loculi annunciati dal sindaco. In quest’ultimo procedimento, incardinato contro l’ordinanza di inizio novembre, il Comune risulta non costituito in giudizio.