Falsi promotori finanziari e presunte assunzioni lavorative, erano truffe per i soldi: due condanne
L'indagine portò a ricostruire due ipotesi di truffa. Gli imputati millantavano contatti diretti con un avvocato e con la responsabile di una Rsa
Gela. La procura, al termine del dibattimento, ha concluso per la responsabilità di entrambi gli imputati, come indicato dal pm Sonia Tramontana. La condanna è stata pronunciata dal giudice Marica Marino nei confronti di Angela Marino e Fabrizio Gentile. L'indagine portò a ricostruire due ipotesi di truffa. Per la donna finita a processo, che ha precedenti per fatti analoghi, la condanna è a due anni. Per l'altro imputato, invece, a un anno e cinque mesi. Nel primo caso, fingendo di avere contatti diretti con promotori finanziari e con un legale, che si è costituito parte civile ritenendosi danneggiato (assistito dall'avvocato Filippo Spina), riuscirono a ottenere diverse somme di denaro, fino a ventimila euro, da un sessantenne. Nell'ulteriore vicenda delineata dagli investigatori, carpendo la fiducia di un altro sessantenne e dell'anziana madre, Marino avrebbe millantato di poter intercedere per una collocazione lavorativa dell'uomo, fingendo di avere contatti diretti con la responsabile di una Rsa locale e con un avvocato. Per l'accusa, avrebbe simulato telefonate per il lavoro e tratto in inganno madre e figlio, facendosi versare somme per presunte pratiche da finalizzare e per formalizzare l'eventuale assunzione. Anche in questo caso, come sottolineato dal pm, si trattava di uno stratagemma per avere soldi. I raggirati si sono costituiti parti civili, rappresentati dall'avvocato Flavio Sinatra. Proprio le parti civili, a loro volta, hanno concluso indicando la condanna degli imputati. Gli è stato riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni. I difensori, gli avvocati Salvo Macrì e Francesco Incardona, hanno invece sviluppato argomentazioni, non escludendo la sussistenza di incongruenze nella ricostruzione condotta da chi entrò in contatto con gli imputati. Il giudice ha emesso un dispositivo di condanna.
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