Gela. Dietro alla costruzione di un capannone, nella zona di Settefarine, ci sarebbe stato un presunto giro di false fatturazioni. La costruzione di un capannone. Accuse, però, che non hanno trovato la conferma di un verdetto di condanna in appello. E’ arrivata la prescrizione per l’imprenditore al centro dell’intera vicenda, ricostruita anche attraverso accertamenti condotti dai militari della guardia di finanza. I giudici della Corte di appello di Caltanissetta, dopo la condanna subita in primo grado dall’imputato, hanno preso atto dell’intervenuta prescrizione. Di conseguenza, il procedimento si chiude. I difensori, gli avvocati Rocco La Placa e Michele Aliotta, già in primo grado, avevano comunque sottolineato come le operazioni fatturate riguardassero attività effettivamente compiute nella fase di costruzione dell’immobile. Secondo gli investigatori, invece, il giro di false fatturazioni avrebbe toccato la somma di trecentomila euro.