Gela. “Il faccia a faccia con il sindaco, quasi settimanale, sta aiutando l’intera maggioranza. Il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito riesce a dar seguito alla necessità di un confronto schietto. E’ il sindaco che cerca di mediare e creare unità. Forse, gli servirebbe più incisività su alcuni temi, anche per avere maggiore seguito. La situazione interna è comunque più tranquilla”. Il consigliere di “Un’Altra Gela” Rosario Trainito, che quando è stato necessario non ha mai nascosto un certo disappunto politico su alcune scelte dell’amministrazione, sembra condividere la linea della distensione avviata dall’avvocato Lucio Greco, nel tentativo di sedare gli animi di una maggioranza che al momento del rimpasto in giunta ha dimostrato di avere ancora molte fragilità. “In giunta, c’è piena disponibilità da parte di assessori come Terenziano Di Stefano e Giuseppe Licata – continua Tranito – con gli altri, invece, faccio fatica ad avere riscontri. Forse, il sindaco dovrebbe intervenire”. Il presidente della commissione sanità segue la proposta dell’uso delle compensazioni Eni contro la crisi, ma sotto una prospettiva diversa da quella avanzata dal gruppo del vicesindaco Di Stefano. “L’uso delle compensazioni lo ritengo molto importante, ma non per dare i soldi ai commercianti – aggiunge – penso invece che vadano destinate ad opere pubbliche, che possano mettere in moto più comparti dell’economia locale”.
Trainito è a pieno titolo in quella fetta di maggioranza politica che non ha mai visto di buon occhio il rimpasto e l’ingresso dell’Udc. Una diffidenza ancora più accentuata dalle ultime vicende. Il definanziamento dei 33 milioni di euro del Patto per il Sud, con la delibera proposta dall’assessore regionale Mimmo Turano, per il consigliere pro-Greco è uno sgambetto istituzionale che arriva dallo stesso partito che ha avuto il via libera all’ingresso in giunta. “Purtroppo, avevo ragione – conclude – l’ingresso in maggioranza dell’Udc non ha portato nulla di buono, ma solo tensioni. Come se non bastasse dobbiamo incassare il taglio dei 33 milioni di euro del Patto per il Sud. A cosa è servito avere l’Udc in maggioranza se il loro assessore regionale taglia i fondi che spettano alla città? C’era bisogno di un consigliere in più? Io non credo”.
