Fa autoerotismo con bottiglia di profumo, operata per estrarre un tappo

 
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Gela. “Ho un tappo dentro la vagina, non riesco a tirarlo fuori”. Con queste parole ed il tono di voce basso, una morettina di 18 anni si è rivolta al medico dell’ospedale. Cercando di nascondersi dagli sguardi indiscreti, nell’imbarazzo, ha ammesso le proprie responsabilità.

La diciottenne ha raccontato ai medici che stava facendo autoerotismo, stringendo tra le dita della mano una bottiglietta di profumo. Si sarebbe lasciata trasportare dall’eccitazione e, probabilmente, con gli occhi chiusi e la mente immersa tra le braccia del suo amante, ha sentito il tappo del profumo rimanere dentro il suo corpo mentre sfilava la bottiglietta del profumo. Il panico ha preso il sopravvento sull’eccitazione.

Svegliata quasi da un sogno, si è ritrovata sola tra le pareti fredde del suo appartamento. Ha cercato di tirare fuori quell’oggetto che sembrava essersi impossessato di lei. Ogni tentativo però, è risultato vano. Si sarebbe procurata anche delle lacerazione nelle parti intime. Costretta a tornare nel mondo reale, tra vergogna e disperazione, ha deciso di sottoporsi alle cure mediche. Ha preferito non riferire a nessuno quella sua intimità erotica. Sola, con il tappo dentro la sua vagina, ha varcato la soglia dell’ospedale e chiesto definitivamente aiuto ai medici.

Anche il primo tentativo dei sanitari, dopo l’accettazione delle emergenze, è risultato vano. Il divaricatore non ha permesso di raggiungere il tappo. Confermando, di fatto, la difficoltà di estrarre quell’oggetto capace in pochi minuti di regalare emozioni forti, tra passione e vergogna.

La bella bruna, appena maggiorenne, si è liberata del tappo solo nel reparto di Ginecologia, dove il personale qualificato ha messo fine al dolore ma non… all’imbarazzo.

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