Ex sito Smim sarà riqualificato, area destinata ad un nuovo progetto produttivo

 
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L'ex area Smim

Gela. Per decenni, in quell’area, ha operato Smim Impianti, storica azienda dell’indotto Eni, due anni fa dichiarata fallita. Ora, è destinata alla riqualificazione. Il sito, ad iniziare dal capannone, è passato di mano, con l’acquisizione da parte del gruppo imprenditoriale che fa capo a Sicilsaldo. E’ la stessa compagine societaria che ha ottenuto il via libera da Invitalia, per un progetto finanziato con i fondi dell’area di crisi complessa. Così, nei programmi, proprio l’ex sito Smim diventerà la sede della nuova attività produttiva, incentrata sul ciclo del packaging, dal recupero di plastiche. Dopo la fine delle attività di Smim, il sito è stato spesso vandalizzato e danneggiato da incendi, oltre ai tanti furti di ferro e rame. In questo periodo, oltre che i lavori già in corso, sono in atto gli adempimenti amministrativi a Palazzo di Città. Si attende un parere, nella procedura di valutazione d’incidenza, dalla Riserva Biviere, dato che una parte di quell’area è sottoposta a vincolo. Le attività si sono concentrate, fin dall’inizio, sul capannone, per la rimozione del tetto, dove era presente amianto, trattandosi di una struttura assai risalente nel tempo. L’assessorato sviluppo economico e il Suap comunale stanno seguendo questa procedura e attendono che la Riserva si esprima.

Ci sono stati contatti tra l’assessore Terenziano Di Stefano e il responsabile della Riserva Emilio Giudice. Il parere potrebbe essere rilasciato in queste settimane, per consentire che le attività possano andare avanti. A conclusione della lunga e complessa fase istruttoria, Invitalia concesse un finanziamento di poco superiore ai quattro milioni di euro per il progetto di Brunetti packaging. Il resto sarà assicurato dall’azienda.

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