Ex Isaf, piattaforma rifiuti per aumentare capacità bonifica: "Condizioni ambientali ottemperate"
Le ultime verifiche sulle condizioni ambientali richieste all'azienda sono state ultimate, con l'ottemperanza di quelle previste in fase ante operam
Gela. Il progetto, il cui iter autorizzativo prese il via negli scorsi anni, si inserisce nel processo di decommissioning dell'area e degli impianti ex Isaf, in raffineria. Gli uffici regionali del dipartimento ambiente hanno attestato, adesso, “l'esito positivo” della verifica di ottemperanza di alcune condizioni ambientali, finite sotto la verifica di Arpa. Le integrazioni trasmesse da Eni Rewind, subentrata nel progetto alla società Nico, che inizialmente attivò l'iter, hanno ottenuto l'assenso sia della commissione tecnica specialistica sia appunto del dipartimento, che ha rilasciato il decreto. Gli interventi riguardano una “piattaforma polifunzionale per il trattamento di rifiuti speciali liquidi e fangosi”. Il progetto, si ritenne, non andava sottoposto a valutazione di impatto ambientale e ci fu parere favorevole per la procedura Vinca. Ha inoltre ottenuto il rilascio dell'Autorizzazione integrata ambientale. “L’obiettivo è lo svuotamento del decantatore 925 S08 e del parco serbatoi annesso all’impianto, in disuso, per la produzione di acido fosforico di proprietà di Isaf Spa in liquidazione, presso l’isola 9 dello stabilimento della Raffineria, e il successivo trattamento di neutralizzazione, inertizzazione e stabilizzazione dei residui giacenti nel decantatore e nei serbatoi ad esso connessi”, riportava la documentazione sottoposta all’attenzione del dipartimento ambiente. E' già stato rilasciato il provvedimento autorizzatorio unico. La “sezione A” del sistema verrà integrata da una “sezione B”. Servirà “ad aumentare le capacità delle attività di bonifica in corso nel sito industriale e ad avere quella flessibilità tecnologica e impiantistica, oggi più limitata”, era indicato negli atti tecnici inoltrati agli uffici regionali. Il dipartimento ambiente evidenziò che il progetto non è in contrasto “con le attività di bonifica del Sin”. Gli uffici del dipartimento acqua e rifiuti avevano già dato l’ok all’autorizzazione per la “realizzazione e l’esercizio”. Le ultime verifiche sulle condizioni ambientali richieste all'azienda sono state ultimate, con l'ottemperanza di quelle previste in fase ante operam mentre le successive potranno essere soddisfatte solo in fase di cantiere e di pieno esercizio.
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