Ex discariche industriali e siti mai bonificati, trasmessa relazione di Arpa e Ispra

 
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L'ex discarica industriale Cipolla mai bonificata

Gela. La Regione, nel corso di uno degli ultimi tavoli istituzionali sul fronte delle bonifiche, ha confermato la disponibilità di un fondo da dieci milioni di euro e la priorità il Comune l’ha data alla messa in sicurezza dell’ex discarica industriale Cipolla, a Piana del Signore. E’ una delle troppe bombe ecologiche che si sono moltiplicate nel tempo. Per avviare una vera fase di bonifica servono fondi decisamente superiori, come ha spesso sottolineato uno dei responsabili della Riserva Biviere, Emilio Giudice. Negli scorsi mesi, dopo un fermo durato anni, c’è stato un sopralluogo dei tecnici nelle aree più a rischio, dalle ex discariche all’area del Biviere, preda dello smaltimento illecito di rifiuti pericolosi e di attività che stanno deturpando il tratto di costa, oltre a mettere a rischio l’intera zona protetta. Gli esperti di Ispra e Arpa hanno raccolto i dati acquisiti durante le “visite” e hanno redatto una relazione, che è stata trasmessa agli enti, compresa la Riserva Biviere. Anche Giudice l’ha ricevuta e attende di valutarla nei contenuti. La Riserva, ormai da tempo, è sotto la lente di ingrandimento. Più volte, gli operatori hanno segnalato la presenza di aree, in passato usate come discariche per scarti della produzione industriale. Purtroppo, i tempi lunghi della burocrazia non hanno mai consentito di intervenire con efficacia. La relazione tocca altri siti che sono da decenni a rischio, comprese le ex discariche Cipolla e Marabusca. L’amministrazione comunale, per non perdere i fondi disponibili, ha provveduto a trasmettere le carte della riperimetrazione del Sito di interesse nazionale. Il recente tavolo è servito a fare il punto della situazione anche su questo aspetto. Giudice, che da decenni ormai segnala la necessità di interventi massicci per un piano complessivo di bonifica a livello locale, ritiene che debba esserci un maggiore coinvolgimento istituzionale e ha anche segnalato la necessità di inserire altre zone sensibili, così da ricomprenderle nel Sin.

Il piano di risanamento e quello di gestione, per lo stesso Giudice, continuano ad essere punti di partenza imprescindibili, per avere a disposizione veri fondi da concentrare sulle bonifiche. Il sopralluogo degli scorsi mesi è stato effettuato su sollecitazione degli operatori del Biviere e anche la relazione si collega a questa attività di verifica. La strada però è ancora molto lunga.

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