Ex discarica Cipollina ad alto rischio, percolato nei terreni: dopo anni servono lavori

 
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La discarica venne anche sequestrata su disposizione dei pm della procura

Gela. Dopo tredici anni dal primo progetto per la messa in sicurezza della discarica Cipollina, il sequestro disposto dalla procura e un incendio che ha devastato molte delle opere eseguite, servono ancora lavori. L’ammontare stimato dai tecnici del settore ambiente del Comune è di almeno 2 milioni 500 mila euro. Le fiamme di un anno fa hanno irrimediabilmente danneggiato le coperture, le linee di collegamento per la captazione del biogas, il sistema di collettamento e il percolato continua ad essere un’incognita, con sversamenti che finiscono nei terreni limitrofi, fuori dal perimetro dell’ex sito di conferimento. La discarica Cipollina è uno dei tanti siti del territorio che produce enormi conseguenze ambientali. Giovedì, funzionari e tecnici di Arpa e Ispra hanno ispezionato bombe ecologiche come le ex discariche industriali di Marabusca e Cipolla (mai bonificate), fino a spingersi all’area del Biviere deturpata dai roghi di rifiuti pericolosi.

Gli uffici municipali, davanti al quadro allarmante della discarica Cipollina, hanno disposto l’assegnazione di un incarico tecnico per la progettazione esecutiva degli interventi di urgenza, necessari a riparare i danni causati dal rogo e a limitare gli sversamenti di percolato. Il professionista che se ne occuperà verrà individuato attraverso la piattaforma Mepa, probabilmente con trattativa privata, per un importo di poco superiore ai 36 mila euro. Fino ad oggi, l’ex discarica continua a produrre costi ingenti, che gravano sulle casse del municipio e non c’è mai stata una vera riconversione.

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