Gela. Una serie di presunte truffe che, stando all’accusa, avrebbero un’unica autrice: la trentacinquenne Veronica Lavore. Davanti al giudice Domenico Stilo, sono sfilati diversi testimoni che avrebbero subito i raggiri contestati dai magistrati della procura.
Tra loro, anche l’ex deputato regionale Calogero Speziale. “La signora Lavore – ha detto in aula – lavorò come mia segretaria per circa due anni. Dopo, iniziarono ad arrivare lamentele da parte di elettori e semplici cittadini. Dicevano di essere stati truffati per biglietti pagati ma mai messi a disposizione dalla signora. Gli consigliai di andare immediatamente a denunciare”.
L’imputata, difesa dall’avvocato Patrizia Comandatore, per diversi anni avrebbe sfruttato i suoi passati rapporti lavorativi con l’ex presidente della commissione antimafia regionale per millantare la possibilità di fornire biglietti aerei a tariffe ribassate o posti di lavoro in società di sicurezza privata.
Una versione confermata dai testimoni sentiti e dalle sei parti civili.
L’avvocato Patrizia Comandatore, invece, ha voluto approfondire la posizione di alcuni testi intervenuti. Stando al legale, avrebbero fornito versioni discordanti rispetto a quelle indicate nei verbali redatti dalle forze dell’ordine.
Intanto, il giudice Stilo ha deciso di rinviare all’udienza del prossimo 30 gennaio per sentire altri testimoni.