Palermo. Con la fine dello stato d’emergenza e in seguito allo scambio di comunicazioni tra Conferenza episcopale italiana e Governo italiano, è stabilita l’abrogazione del Protocollo del 7 maggio 2020 per le celebrazioni con il popolo. Ma cosa significa esattamente per i fedeli?
Fino al 30 Aprile sarà necessario indossare sempre la mascherina quando si accede ad un luogo di culto e la Cei in una lettera inviata invita i fedeli ad evitare in ogni caso assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone che, eventualmente, seguono le celebrazioni in piedi, anche se non è più obbligatorio il distanziamento di almeno 1m, sollecitando un senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus. Le acquesantiere rimarranno vuote almeno per il momento e tutti sono invitati a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto.
Non sarà ancora possibile scambiarsi fisicamente la pace: «è opportuno continuare a volgere i propri occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino, evitando la stretta di mano o l’abbraccio».
Per quanto riguarda la distribuzione dell’Eucaristia i Ministri continueranno a indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia preferibilmente nella mano. Si invita poi a continuare ad avere cura di favorire il ricambio dell’aria sempre, specie prima e dopo le celebrazioni. Durante le stesse – si legge ancora – è necessario lasciare aperta o almeno socchiusa qualche porta e/o finestra. I luoghi sacri, comprese le sagrestie, siano igienizzati periodicamente mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti.
Per quanto riguarda le indicazioni in vista della Settimana Santa, l’orientamento dato dalla Presidenza Cei è di esortare i fedeli «alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche limitando la ripresa in streaming delle celebrazioni e l’uso dei social media per la partecipazione alle stesse». A tal riguardo si segnala che i media della Cei – Tv2000 e Circuito radiofonico InBlu – trasmetteranno tutte le celebrazioni presiedute dal Santo Padre.
Sarà possibile riprendere la pratica delle processioni durante la Settimana Santa, a cominciare dalla Domenica delle Palme, secondo quanto indicato nel decreto, devono essere autorizzate, di volta in volta, dal Vescovo su richiesta scritta del parroco che deve indicare orario, modalità di organizzazione e itinerario.
La Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sarà di fatto celebrata come previsto dal Messale Romano prestando attenzione che i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami.
Qualora si scelga di svolgere il rito della lavanda dei piedi nel giorno del Giovedì Santo ,si consiglia al presbitero di sanificare le mani ogni volta e indossare la mascherina.
Per il Venerdì Santo il celebrante è invitato ad introdurre nella preghiera universale un’intenzione “per quanti soffrono a causa della guerra”. L’atto di adorazione della Croce, evitando il bacio, avverrà secondo quanto prescritto nel Messale Romano .La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito».
Gli orientamenti sono estesi a seminari, collegi sacerdotali, monasteri e comunità religiose.