Gela. Non ci sarebbe stato alcun preavviso nell’installazione delle esche ratticide, contenenti sostanze pericolose.
Il cane con evidenti tracce di avvelenamento. Così, un cane rischia di morire, dopo essere entrato in contatto proprio con i sistemi utilizzati per contrastare la presenza di topi e ratti, nella zona di via Romagnoli. A denunciare quanto accaduto, rivolgendosi al veterinario che ha preso in cura il cane, con evidenti tracce di avvelenamento, è stata una giovane donna. La padrona del cane si è rivolta al medico, nel tentativo di evitare il peggio. Anche la comunicazione ai residenti della zona non sarebbe stata fornita con il preavviso previsto dalle norme in materia. Non ci sarebbe alcun riferimento al responsabile delle attività né alla data di inizio e fine delle attività di derattizzazione. Quindi, il rischio sussiste ancora. Non a caso, la donna ha cercato di informare l’amministrazione comunale. Fino ad ora, però, non avrebbe ricevuto alcuna risposta.