Gela. In città, era ripreso anche lo spaccio di eroina. E’ uno dei particolari emersi dall’inchiesta “Tomato”, condotta dai pm della procura e dai carabinieri del reparto territoriale. Adesso, arrivano i primi rinvii a giudizio. Il giudice dell’udienza preliminare Paolo Fiore li ha disposti per Massimiliano Avenia, Giovanni Palermo, Gaetano Fiaccabrino e Giovanni Traina. Si tratta di imputati coinvolti nell’inchiesta, che non hanno scelto riti alternativi. Soluzione, invece, confermata dai legali di altri presunti complici. Ad ottobre, infatti, verranno discusse le posizioni di Gianfranco Casano, Maria Rita Calascibetta, Antonia Cricchio, Luigi D’Antoni, Vincenzo Di Maggio, Giuseppe Fausto Fecondo, Luciano Guzzardi, Gaetano Marino, Salvatore Mazzolino, Alessio Savatta, Alessandro Scilio, Salvatore Stamilla e Salvatore Antonuccio. Un altro imputato, invece, è intanto deceduto.
Processo fissato a gennaio. Il pubblico ministero Mario Calabrese, ribadendo la sussistenza di tutti gli elementi di accusa, ha chiesto proprio il rinvio a giudizio per gli imputati che non hanno scelto riti alternativi. Il gup Fiore ha accolto le indicazioni della procura e il processo è fissato per il prossimo gennaio. Nel pool di difesa ci sono gli avvocati Flavio Sinatra, Salvo Macrì, Raffaela Nastasi, Maurizio Scicolone, Francesco Enia, Cristina Alfieri, Antonio Gagliano, Enrico Vella, Nicoletta Cauchi, Riccardo Lana, Paola Carfì, Dionisio Nastasi, Vittorio Giardino, Matteo Bonaccorsi e Calogero Vella.