Gela. Trattenuto per due volte in pochi giorni su un lettino del servizio astanteria del pronto soccorso del Vittorio Emanuele e poi deceduto nella propria abitazione.
I familiari dell’ottantaduenne Francesco Volsasini, morto nell’ottobre di un anno fa, chiedono chiarezza sull’esito dell’esame autoptico effettuato dopo la loro denuncia presentata sui tavoli dei carabinieri del reparto territoriale. Il figlio Orazio pretende che i risultati vengano resi noti. Per questa ragione, attraverso l’avvocato Maurizio Scicolone, la famiglia ha presentato istanza al magistrato titolare del caso Elisa Calanducci.