Notte all’addiaccio per gli operai della Tekra, protesta sospesa e tutti da Prefetto

 
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Gli operai della Tekra sul cornicione del Comune

Gela. Hanno trascorso tutta la notte all’addiaccio. I lavoratori licenziati della Tekra sono rimasti sul cornicione del Comune, oramai diventato il simbolo del malessere e della protesta. Sono rimasti una decina, costantemente sorvegliati dalle forze dell’ordine, polizia, carabinieri e vigili urbani. Anche i vigili del fuoco hanno limitato l’accesso a piazza San Francesco per motivi di sicurezza.

Il sindaco Domenico Messinese li ha raggiunti intorno alle 8,30 portando loro cornetti, caffè e acqua. Poi ai giornalisti ha spiegato una situazione già ribadita in altre occasioni. “Noi ci siamo trovati un servizio di un certo tipo non adeguato alla relativa tariffazione – ha detto – i qualunquismi non mi piacciono e tutti sanno che 7 milioni di euro non sono sufficienti a garantire l’attuale servizio di raccolta dei rifiuti. Qualcuno, e non questa amministrazione, ha “dimenticato” di prevedere 3 milioni di euro. Dopo il primo anno abbiamo cercato di adeguarlo alle giuste rispondenze perché è chiaro che il costo non può essere di sette milioni. Mi auguro che tutti si rendano conto che adeguando alle reali esigenze”.

Intanto la Tekra riduce i servizi. Ieri ha annunciato che dal primo aprile non distribuirà più i sacchetti gratuitamente.  Dal prossimo mese, inoltre, dovrebbe essere ulteriormente ridotto il servizio di spazzamento e tagliato per intero quello di raccolta dei rifiuti nel settore “food” (quindi soprattutto per le attività commerciali e della ristorazione).

Intorno alle 11 gli operai sono scesi dal cornicione per andare dal Prefetto.

1 commento

  1. Veramente a me non hanno mai dato ne sacchetti né secchio e ne niente! La Tekra fa schifo, servizio pessimo e non paga nemmeno gli operai, cosa fa con i soldi? Ma cosa si aspetta a liquidarla? A chi fa comodo questa fantomatica “Ditta”??
    A buon intenditor…

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