ROMA (ITALPRESS) – “Io vedo le stelle” è il claim della campagna promossa da Lice, Lega Italiana Contro l’Epilessia, in occasione della Giornata Internazionale dell’Epilessia del 14 febbraio, giornata in cui il Colosseo e altri storici monumenti italiani si sono illuminati di viola, il colore della lotta contro questo disturbo neurologico. Un messaggio rivolto alla comunità che invita chi ci convive a non arrendersi alla propria condizione, ma a raggiungere la consapevolezza che, con il giusto supporto, è possibile migliorare la qualità della propria vita. Il viaggio nello spazio diventa così il simbolo del superamento dei propri limiti. Testimonial della campagna, realizzata con il contributo non condizionato di Angelini Pharma, l’astronauta italiano Umberto Guidoni, che nel 2001 fu il primo europeo a mettere piede sulla Stazione Spaziale Internazionale, ISS. L’evento si è svolto presso l’Agenzia Spaziale Italiana, ed è stato l’occasione per celebrare il 50° anniversario di Lice, la società scientifica che da mezzo secolo lavora a fianco di chi è affetto da epilessia e delle proprie famiglie, assicurando formazione, ricerca, assistenza e informazione.”Anche con l’epilessia si può splendere, brillare e realizzare i propri sogni e desideri – ha spiegato Laura Tassi, presidente della Lice -. Con questa campagna vogliamo scardinare l’atteggiamento di rassegnazione e non accettazione con cui spesso convive chi è affetto da epilessia. Vivere con l’epilessia significa vivere con una malattia cronica che impatta globalmente sulla vita quotidiana, non solo per gli aspetti sanitari, quanto sui rapporti con le persone, la scuola, il mondo del lavoro. L’epilessia è una condizione che stigmatizza l’individuo e su questo la strada da percorrere è ancora lunga. Ecco perchè abbiamo voluto lanciare questo messaggio di consapevolezza”.”Da bambino avevo il sogno di fare l’astronauta e anche di vedere le stelle da vicino. Poi mi sono reso conto che andando nello spazio le stelle rimangono comunque lontanissime, però è un obiettivo raggiunto e credo sia un pò questo il bello dei sogni, ti danno delle motivazioni per raggiungere gli obiettivi”, ha affermato l’astronauta Umberto Guidoni.Negli ultimi due anni anche chi convive con l’epilessia ha dovuto affrontare la sfida della pandemia e lo stress psicologico che ne è derivato, insieme alle incertezze legate alla vaccinazione, che nelle ultime settimane ha riguardato anche i minori dai 5 agli 11 anni, ma la presidente Tassi rassicura: “Nessun elemento appare in grado di far emergere evidenze che il vaccino possa aggravarne la condizione, nè che le persone con epilessia, compresi i bambini, possano avere maggiori rischi di effetti indesiderati con la vaccinazione”.(ITALPRESS).