Gela. Le rappresentanze sindacali di fabbrica accusano i vertici Eni di atteggiamento unilaterale e nel rivendicare i propri ruoli annunciano nuovi scioperi. Questa mattina i lavoratori si sono dati appuntamento nella saletta sindacale della raffineria, in contrada Bitalemi, per partecipare al consiglio di fabbrica indetto da Gaetano Catania (Filctem Cgil), Francesco Emiliani (Cisl femca) e Maurizio Castania (Uiltec Uil). “Rivendichiamo un ruolo nelle decisioni adottate in fabbrica – sostengono i segretari sindacali di categoria – Dai trasferimenti dei lavoratori alla concertazione degli impegni fino ad un crono programma chiaro da mettere in atto col nuovo anno. In questo momento non abbiamo alcuna certezza”.
Sul banco delle accuse l’esclusione dall’organizzazione del lavoro in Syndial, Green refinery ed Enimed oltre che dallo sviluppo del rimodulato progetto “Argo-Cassiopea”.
“La green refining col nuovo Steam reformin – sottolineano Catania, Emiliani e Castania – rispetto al programma sancito nel novembre 2014 al Mise, deve essere realizzata nel 2017. Non tollereremo più azioni unilaterali dell’azienda del cane a sei zampe. Devono concordare col sindacato tutte quelle azioni che fino a qualche anno ci vedevano coinvolti in prima persona, compresi i trasferimenti del personale. I lavoratori ci hanno dato mandato ad organizzare un pacchetto di sciopero”.