Eni, “Argo-Cassiopea” e gli altri investimenti: in raffineria lascia Franchi, arriva Rizzi

 
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Gela. Il nuovo anno, dovrebbe essere quello decisivo, per Eni, con il pieno avvio dei lavori per la base gas del progetto “Argo-Cassiopea”, che è l’investimento più consistente, tra quelli previsti nell’accordo di programma del 2014. Sono partiti, al momento, solo i primi interventi di edilizia. I sindacati non escludono l’intenzione di richiedere un ulteriore confronto con Enimed, che coordina l’intero investimento sul gas, che tocca il nucleo del sistema locale up stream. Se ne dovrebbe riparlare, però, nelle prime settimane del nuovo anno. Allo stato, come hanno spiegato le segreterie provinciali di Filctem, Femca e Uiltec, il cronoprogramma è stato rispettato per la green refinery e ad inizio dicembre la multinazionale ha trasmesso al Ministero della transizione ecologica l’intera documentazione per la procedura Via del progetto che prevede la realizzazione di un impianto per i combustibili destinati ai biojet. Le bonifiche e la piena attuazione del protocollo per il decommissioning sono altri aspetti che le organizzazioni sindacali del settore stanno monitorando, anche in relazione a quelli che possono essere i risvolti occupazionali. Certamente, sul fronte up stream, il progetto della base gas attira le attenzioni principali, anche per la notevole mole di lavoro che potrebbe assicurare, anzitutto all’indotto. La scorsa settimana, è stato preannunciato, anche alle parti sociali, il passaggio di consegne alla presidenza di raffineria. Il manager Francesco Franchi, che è stato in carica nel pieno della fase di riconversione green dello stabilimento di contrada Piana del Signore, lascerà il sito locale. Al suo posto, un altro manager che ha già avuto ruoli importanti.

Si tratta di Walter Rizzi, che è stato responsabile progetti speciali dell’azienda nel complesso produttivo della Val D’Angri, ma anche a capo del distretto meridionale di Eni. Le organizzazioni sindacali, al contempo, sono pronte a chiedere garanzie e tutele nella fase di definizione delle gare d’appalto, con i contratti che verranno assegnati. Per i confederali e per le rappresentanze di categoria, bisogna soprattutto assicurare l’assorbimento del personale dell’indotto, nei casi di affidamento a nuove aziende. Si vuole evitare qualsiasi eventuale emorragia occupazionale.

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