Emmanuello (FdI), “morti non si toccano”: Trainito (GN), “scelta solo per fare cassa”

 
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Gela. Estumulazioni al monumentale ancora al centro del dibattito, soprattutto politico. Dopo la dura presa di posizione del centro culturale “Zuppardo”, anche a destra le scelte della giunta, nel tentativo di avere più loculi a disposizione, non convincono. “La storia non si tocca. Guai a pensare di volere cancellare le radici di un popolo. I cimiteri raccontano chi eravamo e come siamo cambiati. Le lapidi sono reperti di valore, ci parlano attraverso le fotografie, il linguaggio, gli arredi. Se l’ordinanza emessa dal Comune dovesse diventare esecutiva – dice il dirigente locale di Fratelli d’Italia Rosario Emmanuello – potremmo rischiare di perdere parte della nostra stessa storia. E tutto questo per fare soldi e soprattutto per giustificare il blocco ultradecennale dell’edilizia cimiteriale. A Caposoprano, per seppellire una salma, il Comune incassa il doppio rispetto a quello che si deve versare se le operazioni si svolgono a Farello, proprio perché storico e monumentale. Evitino di appellarsi ai regolamenti e alle leggi perché in fatto di polizia mortuaria sono i Comuni a decidere e quindi possono modificare come vogliono gli articoli. Chi ci amministra ritorni sui propri passi. I morti non si toccano. L’ordinanza dirigenziale dà trenta giorni di tempo per rinnovare la concessione, in contrasto con il regolamento comunale”. Secondo Emmanuello non sarebbero stati rispettati neanche i termini per il preavviso agli eredi e allo stesso tempo ritiene sia fondamentale intervenire sull’edilizia cimiteriale.

Anche da “Gioventù nazionale” arriva un invito all’amministrazione comunale a rivedere i piani. “Non si può puntare a fare cassa – dice il portavoce Orazio Trainito – cancellando la storia di una città. Perché togliere punti di riferimento e affetti a tante famiglie? Chiedo al sindaco e agli assessori di rivedere la decisione sui loculi al monumentale. Vengono calpestati non solo gli affetti, ma anche i principi normativi in materia. Ribadisco, l’amministrazione deve fare un passo indietro e cercare altre soluzioni, su un problema che di certo non è stato causato da chi ha avuto in concessione i loculi al monumentale”.

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