Emissioni fuori norma dai camini della centrale, processo per l’ex Ad di raffineria

 
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Gela. I magistrati della procura lo accusano di aver violato la normativa in materia d’emissioni in atmosfera. Per questa ragione, a processo, davanti al giudice Chiara Raffiotta, è finito l’ex amministratore delegato di raffineria Bernardo Casa.

Le accuse dei magistrati. Al centro delle contestazioni, ci sono i camini della centrale termoeletrica. In diverse occasioni, sarebbero stati sforati i parametri d’emissioni consentiti sia sul fronte dei fumi che su quello delle polveri. Le indagini che hanno condotto al giudizio nei confronti del manager Eni, si riferiscono a due anni fa.

La difesa del manager ha contestato il decreto di citazione a giudizio. Davanti al giudice Raffiotta, comunque, i legali di difesa hanno subito contestato la nullità del decreto di citazione a giudizio a seguito di una serie di presunte irregolarità procedimentali. Le eccezioni, inoltre, si sono concentrate anche sulla costituzione in giudizio, come parte civile, dell’ente comunale, rappresentato dal legale Dionisio Nastasi. Stando alla difesa, infatti, non ci sarebbero i presupposti per giustificare la presenza nel dibattimento del comune. Adesso, la decisione sulle eccezioni preliminari portate avanti dai legali di difesa dell’imputato dovrebbe arrivare all’udienza del 26 gennaio. Se venisse accolta quella di nullità del decreto di citazione a giudizio, gli atti tornerebbero nuovamente al pubblico ministero titolare del fascicolo.

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