Gela. Francesco Emiliani è stato riconfermato alla guida della segreteria generale della Femca-Cisl Agrigento, Caltanissetta ed Enna. Ormai da anni, Emiliani è alla testa della sigla sindacale, che ha seguito soprattutto il lungo percorso della raffineria Eni, fino alla riconversione green. La sua segreteria è stata confermata dal consiglio generale della categoria, a conclusione del congresso territoriale, che si è tenuto ad Enna. Insieme ad Emiliani, nella struttura della segreteria generale ci saranno Salvina Noto e Vincenzo Intanno. Sono stati eletti segretari di comparto, Carmelo Tandurella (energia), Fabrizio Vullo (energia) ed Emanuele Piraino (chimica). Era inevitabile che nella sua relazione Emiliani ripercorresse le vicende che si muovono intorno alla raffineria Eni. Per il sindacalista della Femca-Cisl, “la scommessa della riconversione si è dimostrata vincente”, così da permettere di mantenere il sito produttivo locale. “Nel settore dell’industria della raffinazione eravamo consapevoli che per rimanere competitivi rispetto alla forte concorrenza internazionale era necessario investire risorse economiche per rispondere a un mutamento strutturale della domanda. L’accordo del 6 novembre 2014, di 1,8 mld di euro, ci ha permesso di trasformare il petrolchimico in bioraffineria con grandi potenzialità, non ultimo il progetto del bio-jet. Con un pò di ritardo sono iniziati i lavori edili per la costruzione dell’impianto a gas, Argo-Cassiopea. L’impianto dovrebbe essere completato a dicembre del 2024. Da parte di Eni c’è tutto l’interesse a realizzarlo – ha spiegato Emiliani nella sua relazione – il problema reale come sempre è la burocrazia italiana, ma soprattutto siciliana, lenta e farraginosa”. Quello dei tempi lunghi per le autorizzazioni, del resto, è un tema che il sindacato ha sempre ripreso. Il segretario ha richiamato anche i prossimi possibili investimenti e quelli che vanno rilanciati, almeno nel sito locale. “Siamo ottimisti sulla realizzazione dell’impianto pilota Forsu che riguarda la trasformazione circolare, che proposto e finanziato su scala industriale creerebbe un vantaggio occupazionale e non meno importante sarebbe lo smaltimento dei rifiuti urbani organici per trasformarli in biocarburante. All’interno del protocollo un costo importante è legato all’ambiente, relativo alle bonifiche. Con soddisfazione abbiamo constatato che l’investimento è andato oltre quanto inserito come spesa nel protocollo. Rimane indietro l’investimento relativo alla bonifica dell’Isaf – si legge nella relazione – per le lungaggini delle autorizzazioni, causate dall’amministrazione regionale. La sfida che accettammo sette anni fa, per la trasformazione green, ci ha dato ragione. Oggi, ancor più di ieri, crediamo nella transizione energetica, che ci vedrà coinvolti nel prossimo futuro. Tutto ciò ha permesso di creare le condizioni per un mantenimento nel territorio di un’importante realtà produttiva, sia per gli addetti del diretto che dell’indotto. Ha anche sviluppato benefici per tutto il territorio di Gela e non solo”.
Nell’illustrare i target della Femca-Cisl, Emiliani ha comunque richiamato la necessità di coesione sindacale, nonostante quanto accaduto con lo sciopero generale, indetto invece da Cgil e Uil. Il sindacato guarda con attenzione ai fondi del Pnrr. “Il Pnrr può essere uno strumento per intraprendere un cammino per uscire dalla crisi favorendo interventi radicali e straordinari, che nulla hanno a che vedere con le vecchie logiche con cui si sono affrontate le crisi precedenti”, ha scritto. C’è anche l’esigenza di un nuovo piano energetico regionale. I settori ritenuti strategici, vanno dal manifatturiero e fino al grande tema della gestione idrica, che in città così come negli altri territori siciliani, è ancora una questione aperta. “E’ quanto mai necessario riportare al centro degli interessi la persona e la famiglia. Come sindacato il motto è, “Dobbiamo continuare a proporre la centralità dei lavoratori e il ruolo sociale dell’impresa come elementi di costruzione della comunità economica forte”. Lo slogan che caratterizzerà tutti i nostri congressi “Esserci per cambiare e cambiare per esserci” è quanto di più appropriato si potesse esprimere in poche parole. Nel manifesto, ho aggiunto “nessuno deve rimanere indietro”, perché quando facciamo le assemblee nelle aziende piccole e sindacalizziamo i lavoratori, questi ci guardano con occhi pieni di speranza e di fiducia per tale motivo non dobbiamo mai arrenderci”, ha detto ancora.