Gela. Le ultime vicende che hanno toccato l’ospedale ‘Vittorio Emanuele’ testimoniano una “gestione disumana della sanita”. Il comitato Sos del ‘Vittorio Emanuele’ alza i toni e preannuncia un’azione legale, probabilmente rivolgendosi anche alla procura. “Siamo letteralmente basiti dal trasferimento di una dozzina di infermieri e soprattutto di numerosi pazienti Covid intubati, dalla terapia intensiva del ‘Vittorio Emanuele’ a quella del ‘Sant’Elia’ di Caltanissetta, quest’ultima solo recentemente è stata riaperta dopo mesi di chiusura senza che nessuno, tra personale medico, infermieristico e parasanitario fosse temporaneamente trasferito nel nostro ospedale, dove l’unica terapia intensiva in tutta la provincia è stata invasa da ricoverati, con personale che rimaneva desolatamente esiguo”.
Per i componenti del comitato quanto accaduto è “manifestamente disumano e rappresenta un oltraggio alla dignità dei gelesi e una violazione del diritto alla salute”. Dal comitato parlano di un ospedale ridotto ad un’offerta ambulatoriale, con chiusura di reparti e con una terapia intensiva finanziata da Eni mai realizzata. “Ci sono medici che fanno le valigie mentre altri vengono premiati con avanzamenti di carriera. Ci saremmo aspettati ben altra politica – dicono dal comitato – davanti ad un atteggiamento tracotante del management dell’Asp”. Il comitato preannuncia una protesta e appunto una denuncia, sollecitando la procura. I referenti del comitato locale, Filippo Franzone, Luciana Carfì e Francesco Tilaro, sono anche pronti a chiamare a raccolta l’intera città sempre nel rispetto delle prescrizioni anti-Covid.