Gela. Ci sarebbero state presunte forzature sull’affidamento dei lavori per la rimozione dei cumuli di spazzatura, che si erano ammassati in strada nell’aprile dello scorso anno. I pm della procura hanno chiuso le indagini nei confronti dell’allora rup Rocco Incardona e della dirigente Patrizia Zanone. Si ipotizzano la turbata libertà degli incanti e l’abuso d’ufficio. Furono due le aziende che presentarono l’offerta e il servizio venne affidato alla “Licata Clean Service”. Alla proprietà della “Roma Costruzioni”, invece, sarebbe stata prospettata la difficoltà dei pagamenti, secondo i pm della procura con lo scopo di far rinunciare l’azienda.
I magistrati della procura, quindi, non escludono che i due indagati abbiano favorito l’azienda locale che alla fine si aggiudicò il servizio di rimozione straordinaria dei cumuli, disposto con un’ordinanza dell’ex sindaco Domenico Messinese. Secondo gli inquirenti, non avrebbe avuto i necessari requisiti.