Emergenza finanziaria, verifiche anche sugli equilibri: circolare Regione su scadenza bilancio

 
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Gela. A Palazzo di Città, quella di oggi, è stata l’ennesima giornata di passione, almeno a livello finanziario. Ci sono tappe forzate per il rendiconto 2022 (in attesa del parere dei revisori sui riaccertamenti) e per il piano di riequilibrio. L’ennesimo fronte che si è aperto è quello degli equilibri di bilancio, non raggiunti al 10 agosto. Un punto che va approfondito e l’amministrazione comunale cercherà di avere una situazione aggiornata, entro i prossimi giorni. Un dirigente al bilancio a tempo non è la spinta migliore e i revisori dei conti tengono la barra dritta, impartendo una linea assai rigida su ogni atto che possa incidere in vista del piano di riequilibrio e non solo. A Palermo, intanto, gli uffici dell’assessorato regionale delle autonomie locali, retto dall’esponente del governo Schifani, Andrea Messina, battono la via della consuetudine e hanno rilasciato una circolare, indirizzata a tutti i Comuni dell’isola. Bisogna infatti chiudere l’iter dei bilanci di previsione, a seguito peraltro di scadenze costantemente prorogate.

In municipio, sarà praticamente impossibile, data la situazione emergenziale e con l’assillo del rendiconto 2022 e del piano di riequilibrio. La circolare è pervenuta alla presidenza del consiglio comunale. Gli enti inadempienti saranno commissariati. In Comune, già da tempo sono insediati commissari sugli atti finanziari. Nella circolare si sottolinea che sarà possibile indicare tutte le “nuove informazioni concernenti le eventuali fattispecie relative al ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale nonché alla dichiarazione di dissesto”, qualora ancora non si fosse provveduto a farlo. Una precisazione che pare riguardare anche il caso del municipio, attualmente in corsa per un eventuale piano di riequilibrio, sempre che l’obiettivo si possa raggiungere, legato comunque alla valutazione, prima del consiglio comunale e poi della Corte dei Conti. Nei prossimi giorni, probabilmente, spetterà agli uffici di Palazzo di Città riscontrare le richieste che pervengono dalla Regione, in una fase quantomai delicata.

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