Gela. Nella frenesia della campagna elettorale il flusso di notizie da filtrare si triplica quotidianamente, capita così che una notizia arrivata in redazione, da fonti abituali e fidate, a ridosso della diretta di una trasmissione venga data senza passare tutti i filtri necessari.
È capitato purtroppo con il sondaggio sui candidati a sindaco di Gela, diffuso ieri dalla nostra testata che più fonti accreditate ci garantivano attendibile.
Purtroppo, dopo una seconda verifica abbiamo scoperto che non lo era affatto. Il sondaggio non è stato commissionato da nessun gruppo politico regionale né realizzato dall’agenzia Ghisleri, totalmente estranea al sondaggio, così come ci era stato indicato, ma è stato piuttosto creato ad arte negli ambienti politici locali, con riferimenti talmente precisi da trarre in inganno temporaneamente anche noi.
Ci siamo cascati anche noi, pur avendo l’esperienza giusta per capire che occorreva una ulteriore verifica e riscontro. Oggi ad esempio è stato diffuso un altro sondaggio ma stavolta non lo divulgheremo, perchè occorre dimostrare come tutti i sondaggi il target, il numero di intervistati, la società che lo ha realizzato, in quale periodo e a nome di chi.
Ogni inesattezza è stata repentinamente rettificata sia in diretta durante la trasmissione che sul sito, ma è doveroso scusarsi con i coinvolti e con chi potrebbe sentirsi in qualche modo danneggiato.
Quando si lavora a pieno ritmo, l’errore spesso può stare dietro l’angolo, e se capita è fondamentale prenderne atto con umiltà e darne rimedio tempestivamente, per la trasparenza e la correttezza che dobbiamo ai nostri lettori. Ed invitiamo a diffidare da chi fa girare sedicenti sondaggi anche attraverso i canali social, soprattutto whatsapp e facebook.
Che tristezza la Politica dei politicanti gelesi. La Vostra professionalità è riconosciuta e non serve scusarsi, lo dovrebbe fare chi vi ha fornito i dati.