Gela. A 48 giorni dall’election day in Sicilia partiti e movimenti iniziano a tirare le fila per la formazione e la presentazione delle liste per il rinnovo dell’Ars e per la scelta del successore del dimissionario Nello Musumeci.
Mentre nel Centro sinistra la candidata in pectore Caterina Chinnici, scenderà in campo con almeno 4 liste, in attesa di capire se il campo largo con i 5 Stelle resista nonostante i veti romani, al momento l’unico altro candidato rimane l’ex sindaco di Messina Cateno De Luca, che porterebbe in dote ben nove liste.
Ancora in alto mare invece il centrodestra che non riesce a trovare la quadra su un nome unico.
Quasi tramontata l’ipotesi di un Musumeci Bis, sembrava quasi certa la scelta dell’ex Ministro Stefania Prestigiacomo, sponsorizzata da Forza Italia. Nelle ultime ore però sembra invece tornare alta la quotazione di Raffaele Stancanelli, eurodeputato di Fratelli d’Italia che in molto vedono ancora come l’unico nome in grado di portare unità in un centrodestra sempre più frastagliato.
Ma mentre si discute di candidati presidente, sono già tanti gli aspiranti deputati che hanno iniziato a scaldare i motori.
In provincia di Caltanissetta in Forza Italia, sarà l’uscente Michele Mancuso a guidare la lista azzurra che potrà contare anche su Rosa Cirrone Cipolla, fresca di record di preferenza nelle recenti comunali di Niscemi, e sull’attuale Presidente del Consiglio comunale Salvatore Sammito.
In casa Pd, assodata la candidatura del Segretario Provinciale Peppe Di Cristina e di Marco Andaloro, già assessore a San Cataldo. Manca per ora la quota rosa, fuori quasi certamente Annalisa Petitto che avrebbe preferito alla candidatura all’Ars una futura corsa alla fascia da primo cittadino a Caltanissetta, il nome giusto potrebbe essere quello di Elisa Carbone, già sindaco di Sommatino, che non è riuscita a fare il bis alle scorse amministrative.
Per il M5S, che a settembre potrebbe trovarsi nella strana posizione di alleato del Pd alle Regionali e rivale dei Dem alle Nazionali, certa la ricandidatura di Nuccio Di Paola. Il coordinatore regionale grillino potrebbe addirittura scommettere sulla corsa alla Presidenza qualora il campo progressista saltasse anche in Sicilia.
Niente bis all’Ars, con molta probabilità per l’altra deputata uscente Ketty Damante, che potrebbe scegliere di misurarsi per un posto alla Camera dei Deputati. Confermato per il Bis al senato invece l’atro gelese in campo Pietro Lorefice.
Grande movimento al centro dove la nuova Democrazia Cristiana a Gela potrebbe puntare su Enzo Cascino mentre il sodalizio tra Noi con l’Italia di Maurizio Lupi e l’Mpa dell’ex Governatore Raffaele Lombardo punta tutto su Rosario Caci, primario di Pediatria al «Vittorio Emanuele» di Gela.
Sempre al centro l’Udc potrebbe confermare la discesa in campo di Silvio Scichilone, coordinatore provinciale dei centristi, che andrebbe ad affiancarsi ad Angelo Bellina, ex vicesindaco di Riesi e fedelissimo di Roberto Lagalla.
Per la Lega sembra ormai certo il nome di Oscar Aiello, già coordinatore provinciale. Da Gela potrebbe uscire il nome del medico Roberto Alabiso. Non ci sarà invece quasi sicuramente Valentina Spinello, ex assessora alle Politiche sociali di Niscemi.
In Fratelli d’Italia i nomi che circolano sono quelli dell’ex deputato Pino Federico, e dell’attuale coordinatore cittadino Salvatore Scuvera.
Capitolo Politiche, qui tutto è ancora in sospeso. Alleanze, nomi e liste camminano sospese su un filo sottile.
E l’election Day non aiuta a dissipare i dubbi, anzi complica il lavoro delle segreterie. L’asse Roma – Palermo scricchiola e non poco e a 48 giorni dalle elezioni tutto questo non è rassicurante.