“Effetti in giunta per l’adesione ad Azione? Per noi, no”, Di Dio: “Alleanze? Deciderà gruppo”

 
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L'assessore Luigi Di Dio

Gela. “Ripercussioni sulla permanenza a supporto del sindaco e in giunta? Da parte nostra, no. Mi auguro che non ce siano neanche dall’altra parte”. Il consigliere comunale Luigi Di Dio, insieme all’assessore Francesca Caruso, ha ufficializzato l’adesione ad “Azione”, creatura politica del parlamentare Carlo Calenda. “Ci sono stati diversi incontri con l’onorevole Giuseppe Castiglione, prima di decidere – precisa Di Dio – poi, abbiamo avuto modo di confrontarci con Calenda e con il segretario provinciale Federica Giorgio. C’è fiducia reciproca. Noi ci fidiamo di loro, sul piano nazionale, e loro ci stanno concedendo grande autonomia sul territorio, anche rispetto alle scelte che verranno fatte”. “Azione” entra nella giunta dell’avvocato Greco e lo fa con l’assessore Caruso, riferimento dello stesso Di Dio. “Abbiamo dato sempre la precedenza alla città e alle tante emergenze da affrontare – dice ancora – le scelte politiche? Le faremo con il nostro gruppo. Valuteremo se ci sarà un sostegno di tutti al progetto di “Azione” e comunque stiamo aprendo a diverse interlocuzioni”. Di Dio, fino ad oggi, non è mai venuto meno al patto elettorale stretto con il sindaco Lucio Greco. La nomina in giunta dell’assessore Caruso ha ratificato l’intesa. Con l’avvicinarsi delle scadenze elettorali, il fermento c’è pure tra le fila dei pro-Greco. “Azione”, nelle stanze romane, guarda al campo moderato. Sembra prematuro pronosticare dove andrà a collocarsi nel contesto cittadino. Di Dio e Caruso hanno detto sì dopo aver percepito, comunque, che ci fossero le condizioni per un’autonomia spiccata sul territorio, nella disamina delle alleanze.

In questo fine anno, la corsa dell’aula consiliare sarà sulle variazioni di bilancio, essenziali per salvare progetti in essere o già conclusi: diversi dei quali seguiti dall’assessorato sviluppo economico retto da Caruso. “Certo, le variazioni di bilancio sono importanti in questa fase – conclude Di Dio – però, ci sono stati forti ritardi e adesso si arriva al vaglio in prossimità delle scadenze. Se riusciremo a salvare tutti i progetti? Non so dirlo. La burocrazia è stata fin troppo lunga”.

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