Gela. Un vero e proprio “collasso” che ha portato ai minimi storici l’intero settore dell’edilizia, in città e nel resto della provincia di Caltanissetta. Domani mattina, le organizzazioni sindacali e i lavoratori si raduneranno davanti alla prefettura. Aderiscono alla mobilitazione nazionale, per il rilancio del comparto. Si rivolgono al governo nazionale ma la vertenza è anche locale. “Sul territorio è necessaria una vera politica industriale nel settore dell’edilizia e dei materiali – dicono i segretari provinciali di Fillea, Filca e Feneal – bisogna rilanciare i cantieri e le infrastrutture come la 640 Agrigento-Caltanissetta. E’ necessario che si arrivi al bando di gara per la circonvallazione di Gela e si metta in sicurezza l’area del Vallone, con tutti i lavori necessari. Chiediamo l’avvio dei lavori della base gas di Eni, inserita nel progetto Argo-Cassiopea”. Francesco Cosca, Francesco Sodano e Rosario Consiglio rilanciano quelle che sono istanze portate avanti ormai da tempo, senza che ci siano stati veri sviluppi. “E’ essenziale l’impegno per la legalità ma anche lo sblocco dei fondi del Patto per il Sud – proseguono – così come l’ammodernamento dell’intera rete stradale provinciale”.
Tutti punti che se sviluppati concretamente potrebbero assicurare occupazione in un settore, adesso senza vere prospettive. In provincia, i dati sono quasi senza speranza. Dal 2008 ad oggi, sono stati persi 2.700 posti di lavoro e hanno chiuso i battenti 500 aziende. Un declino che sembra non conoscere fine. Tutte ragioni che, anche domani, porteranno sindacati e lavoratori a scendere in strada.