Gela. L’assenza di un accordo politico trasversale non ha permesso l’inserimento nel maxiemendamento alla legge finanziaria. La cosiddetta “ecotassa” però potrebbe sfruttare il prossimo collegato da discutere all’Ars. Il deputato regionale M5s Nuccio Di Paola aveva avanzato la proposta già mesi addietro portando la norma in commissione bilancio. Di fatto, si prevede il pagamento di royalties in favore dei Comuni che sul proprio territorio ospitano discariche e impiantistica del ciclo rifiuti. C’è sicuramente Gela, che sul territorio concentra l’intera filiera con la piattaforma di Timpazzo e con il sistema di compostaggio di Brucazzi, quest’ultimo nella piena gestione dell’Ato Cl2 in liquidazione. Il deputato ha intenzione di ottenere l’assenso per inserire la norma proprio nel collegato.
A pagare dovranno essere le società che controllano le discariche, pubbliche oppure private. Il vicepresidente Ars aveva già spiegato che queste società non si possono limitare a fare utili ingenti oppure ad applicare tariffe calmierate per i Comuni dell’ambito. Dovranno invece compensare la presenza di siti impattanti versando royalties a Gela e agli altri centri siciliani che ospitano le aree di conferimento dei rifiuti e le piattaforme integrate. Gela, al pari di altri Comuni, ha già diritto a mitigazioni ambientali. Le royalties darebbero un apporto ulteriore e sicuramente non indifferente per un ente ancora in difficoltà finanziaria. Chiaramente, come nel caso delle royalties estrattive, sono somme potenziali da destinare al risanamento ambientale. Un tema ancora di forte interesse, visto il dibattito sullo “sblocca royalties” che permetterà all’amministrazione comunale di destinare le somme vincolate al risanamento finanziario e al bilancio stabilmente riequilibrato.