Gela. Adesso, è ufficiale. L’area industriale locale entra a far parte della Zona economica speciale della Sicilia orientale. La conferma l’hanno data il presidente della Regione Nello Musumeci e i suoi assessori Gaetano Armao, Edy Bandiera, Mimmo Turano e Marco Falcone. Nel corso di una conferenza stampa, convocata a Palazzo d’Orleans, hanno illustrato i contenuti della delibera approvata dalla giunta. Così, nella Zes della Sicilia orientale ci saranno, le aree industriali di Gela, Paternò, Belpasso, Messina-Larderia, Villafranca Tirrena, Augusta-Melilli, Priolo Gargallo, Siracusa, Milazzo-Giammoro ed Enna e ancora il porto di Catania con il retroporto, l’Asi, l’interporto e Mas, Tremestieri, il retroporto di Milazzo, porto di Augusta, aeroporto di Comiso, l’interporto di Melilli, il porto di Pozzallo con il suo retroporto e infine il porto di Messina e la zona della fiera. Nella Zes della Sicilia occidentale, invece, sono ricomprese le aree industriali di Aragona-Favara, Caltanissetta, Carini, Palermo-Brancaccio, Termini Imerese e Trapani e ancora il Porto di Palermo, il Porto e il retroporto di Termini Imerese, la Stazione Sampolo con il mercato ortofrutticolo di Palermo, la zona Palermo-Partanna Mondello, il porto di Trapani, l’aeroporto di Trapani Birgi, i porti di Mazara del Vallo, Licata e Porto Empedocle con il suo retroporto e i retroporti di Mazara, Marsala. Ad inizio settimana, sempre in Regione, c’era stato un incontro operativo, al quale ha partecipato il sindaco Lucio Greco, che ha anticipato l’inserimento dell’area industriale locale nel sistema delle Zes. In questo modo, sarà possibile assicurare notevoli agevolazioni e detrazioni negli investimenti alle aziende che decideranno di investire sul territorio. Una misura che mira a rilanciare soprattutto la portualità e la logistica. L’area industriale, infatti, entra a far parte di un sistema economico che ricomprende anche siti molto importati come i porti di Catania, Augusta, Messina e Pozzallo, oltre all’aeroporto di Comiso.
“E’ stato un lavoro particolarmente articolato e complesso, tengo a precisare che il nostro governo sulla realizzazione delle Zes – ha detto Musumeci all’Ansa – è partito completamente da zero, ma per noi era molto importante allineare la Sicilia alle altre regioni del Sud che hanno già proceduto con le delimitazioni delle aree. Il numero delle Zes corrisponde a quello delle autorità portuali, quindi, due. La terza autorità portuale quella di Messina è stata oggetto di confronto con il governo nazionale, al quale abbiamo proposto una autorità portuale aggregata a quella di Reggio Calabria, quindi una unica autorità portuale dello Stretto, per la specificità. La Sicilia ha a disposizione 5.580 ettari di terreno entro i quali far ricadere le aziende già esistenti e quelle che vorranno investire nel futuro. Le caratteristiche essenziali dell’aree individuate sono la presenza di un porto, di un retro-porto e di una consolidata tradizione industriale”. Ora, si tratta di progettare gli interventi e toccherà anche ai Comuni. “In tre anni per il Mezzogiorno sono disponibili 250 milioni di euro per agevolazioni e 50 dovrebbero essere destinati alla Sicilia – ha detto ancora il presidente Musumeci – abbiamo lasciato quasi l’8,5 per cento dei 5.580 ettari individuati a bando – ha spiegato – in modo che così ogni comune potrà dire quali sono le proprie esigenze e presentare un progetto poi sarà fatta una graduatoria. I comuni avranno 30 giorni di tempo per rispondere, in modo di arrivare al 25 settembre puntuali con la data fissata dal ministro Barbara Lezzi”.