Gela. Una scoperta che potrebbe avere una grande rilevanza storica ma su cui bisogna ancora pronunciarsi con certezza. Quella scovata nelle vicinanze delle necropoli preistoriche di Grotticelle, Ponte Olivo e Dessueri dà proprio l’impressione di essere una “Stonehenge”, a cosiddetta “Pietra Calendario”, il megalite forato nella preistoria per misurare stagioni solstizi attraverso il sistema astrale.
Giuseppe La Spina, Michele Curto, Mario Bracciaventi e Vincenzo Madonia, amici impegnati nel mondo del volontariato e appassionati di archeologia l’hanno scoperta durante un sopralluogo ai “bunker anti-scheggia” (le cosiddette “casematte” del secondo conflitto mondiale) per realizzare dei percorsi di studio da proporre alle scuole del territorio.
Lo storico manufatto si trova a due km dagli insediamenti del terzo millennio avanti Cristo di “Ponte Olivo” e a 5 km dalla necropoli preistorica di Dessueri (IV-I millennio a.C.), quest’ultima la seconda di tutto il sud Italia. La Spina, si è messo in contatto con Alberto Scuderi, direttore regionale dei Gruppi Archeologici d’Italia, noto studioso di archeo-astronomia, che dal minuzioso rapporto ricevuto intuisce l’importanza del sito e suggerisce di effettuare una verifica scientifica il 21 dicembre scorso, giorno del solstizio d’inverno. L’esperimento è stato effettuato con l’ausilio di bussola, macchine fotografiche, di una videocamera installata su un “drone” .
Alle 7:32 il sole illumina in modo perfetto la “pietra forata” e mentre “il drone si avvicina mantenendo il più possibile l’asse a 113°” viene filmato quel fascio di luce che attraversa il foro e si proietta sul terreno. “Ciò che riusciamo a registrare da terra è sorprendente – scrivono gli scopritori – l’esperimento è riuscito!” Anche le immagini aeree sono eccezionali. Sono stati informati scienziati e studiosi che confermano si tratta di “Pietra Calendario”. Viene informato il direttore del Museo Archeologico di Gela, Ennio Turco, che dà la propria disponibilità a promuovere eventuali iniziative per la conoscenza del sito.
Domani si terrà una conferenza stampa alle 17 nella biblioteca del Museo Archeologico di Gela alla presenza di studiosi e ricercatori, tra cui Andrea Orlando, Astrofisico dell’Università di Catania e Direttore dell’Istituto di Archeo Astronomia di Sicilia, Francesco Polcaro del Cern, Alberto Scuderi, Direttore regionale dei Gruppi Archeologici d’Italia, Ferdinando Maurici Archeologo, Direttore del Museo di Terrasini ed Ennio Turco, Direttore del Museo di Gela.