Gela. In una giornata di pioggia amici e familiari hanno dato l’ultimo saluto a Graziano Biundo, il giovane morto a 26 anni per un tumore al cervello.
Il suo cuore ha cessato di battere ieri mattina alle sette, mettendo fine anche alla gara di solidarietà avviata dai suoi amici. La città intera si era mobilitata per raccogliere le somme indispensabili al suo trasferimento presso il centro americano “Anderson” a Huston, dove uno specialista gli avrebbe dovuto asportare il tumore al cervello. Da due giorni il quadro clinico di Graziano era drasticamente peggiorato. “L’altro ieri ci invitava a non mollare – dice Ivano Sortino, cognato di Graziano – Poi ha smesso di parlare. Ieri mattina ci ha lasciati per sempre”.
Don Gaetano Condorelli ha celebrato i funerali del ventiseienne presso la parrocchia di San Giacomo. “Era nato il 2 luglio 1988 – aggiunge la sorella Giusy – Proprio nel giorno della ricorrenza della festività religiosa della Madonna delle Grazie. I medici dicevano che non sarebbe arrivato nemmeno negli Stati uniti. E’ stato forte, fino all’ultimo respiro”. Il decesso di Graziano Biundo si aggiunge alla lunga lista di persone affette da patologie tumorali. Nella fattispecie di soggetti con tumore al cervello.
“In città non è possibile nemmeno diagnosticare le neoplasie del sangue – accusa Giacomo Giurato, referente della sezione locale Admo – I pazienti vengono trasferiti in altre strutture del territorio. Bisogna istituire un centro di Onco-ematologia ed evitare di abbandonare i pazienti. Gli specialisti di Catania sostengono che il sessanta percento dei pazienti che si recano da loro provengono da Gela. Negli ultimi quindici giorni sono stati diagnosticati tre casi di tumore al cervello. Tutti soggetti giovanissimi. Compreso un bambino di sette anni”.