Gela. L’ennesimo incidente al porto rifugio, con un’imbarcazione finita contro gli scogli nel tentativo di accedere al sito, ripropone il refrain di sempre. Servono interventi immediati. Lo chiedono gli operatori, i componenti del comitato pro-porto e gran parte della città, da decenni privata di un vero sito portuale. Per martedì, l’assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone ha convocato un vertice d’urgenza a Palermo, alla presenza dei responsabili della protezione civile (dovrebbero partecipare anche i consiglieri comunali Salvatore Scerra e Salvatore Sammito che hanno contattato l’assessore della loro stessa area politica). Domani, invece, il deputato regionale Michele Mancuso potrebbe incontrare il comandante della capitaneria Roberto Carbonara. Anche l’iter dei lavori per la caratterizzazione si è bloccato, dopo un’ulteriore richiesta giunta proprio dalla locale capitaneria di porto.
Prima di avviare gli interventi di caratterizzazione, servirebbero i lavori di sminamento, destinati ad evitare possibili pericoli. In questo caso, però, sarebbe necessario un’integrazione di spesa. Tutto potrebbe essere riemesso in discussione. Mancuso cercherà di capire se l’iter possa essere semplificato. Tra politica, interventi fermi e porto insabbiato, la città non trova pace.
L ennesimo viaggio della speranza che indovinate come si concludera? Con un nulla di fatto. E io pago