E’ polemica in ospedale, il manager Iacono contro i medici di Otorino: vertice sul futuro della struttura

 
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Gela. “Mi trovo una divisione di Otorino con tre medici, sette infermieri e una caposala che costa un milione e mezzo di euro a fronte di una produttività di 300 mila euro. Il servizio è inadeguato per le professionalità impiegate. Non è un problema legato alla mancanza di attrezzature ma alla capacità professionale”.

L’attacco di Iacono. Con queste parole Carmelo Iacono, manager dell’Asp cl2, è intervenuto ieri all’incontro che ha preceduto la visita ispettiva al presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” effettuata da Pippo Di Giacomo, presidente della commissione regionale Sanità. Erano presenti anche Virginia Farruggia, presidente commissione comunale Sanità, l’assessore comunale Francesco Salinitro, i deputati all’Ars Giuseppe Arancio (Pd), Pino Federico (Forza Italia) e Giancarlo Cancelleri (M5S) e alcuni esponenti del consiglio comunale. A fare andare su tutte le furie il direttore generale dell’Asp è stato l’onorevole forzista Pino Federico intervenuto sul ridimensionamento proprio del reparto di Otorino, criticandone le scelte. Secondo Federico, sarebbe bastato un adeguamento, con l’acquisto di attrezzature, ad evitare l’accorpamento dell’unità operativa diretta da Saverio Cordalonga. Quest’ultimo, comunque, ha preferito non replicare alle accuse non prima di avere assicurato che l’Otorino negli ultimi dieci anni ha disatteso gli obiettivi aziendali solo nel 2014. Il presidente regionale della commissione Sanità ha giudicato, comunque, positiva la programmazione avviata dal management dell’Asp Cl2, assicurando un aumento di 5 milioni di euro al budget del personale fissato in 134 milioni di euro concessi dalla regione all’Asp, 40 dei quali sono destinati all’ospedale “Vittorio Emanuele”.

“C’è difficoltà a reperire nuove risorse”. “C’è una eccellente professionalità diffusa – smorza i toni Di Giacomo – e problemi enormi che stiamo cercando di superare. il primo è legato alle carenze in organico. Ci siamo impegnati a recuperare la mutilazione del budget che ha avuto l’Asp di Cl. Entro 180 giorni cominceremo a vedere una inversione di tendenza capace di riqualificare questa importante struttura ospedaliera. Abbiamo difficoltà a reperire professionisti tra pediatri, anestesisti, ostetrici e ginecologici ma solo per la mancanza di contratti a tempo indeterminato. Sulla professionalità del personale – conclude il presidente della commissione Sanità – ognuno deve farsi un’idea autonoma non affidandosi solo alle veline di qualche operatore che magari viene distratto da ambizioni personali o quant’altro”. 

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