Gela. Se il commissario Rosario Arena e i suoi dirigenti si sono visti costretti ad emanare una nuova ordinanza imponendo una serie di misure d’emergenza per bloccare i trasgressori che violano le fasce della raccolta differenziata, gli esponenti di Sviluppo Democratico rivendicano i risultati ottenuti dall’ex giunta e temono che possano esserci nuove ripercussioni. “Oltre i manifesti e gli annunci di maggiori controlli, che l’amministrazione comunale farebbe bene ad iniziare per produrre risultati, continuiamo a leggere notizie che tracciano un drastico ed inesorabile declino dei risultati della raccolta differenziata, faticosamente ottenuti grazie al sacrificio di cittadini onesti e rispettosi delle regole – dice il presidente Salvino Legname – si è passati dal risultato raggiunto in agosto che ha fatto registrare un più 56 per cento, con il riconoscimento del presidente della Regione Nello Musumeci per il valore più alto raggiunto dal disastroso inizio della raccolta differenziata nel lontano 2014, a un 37 per cento di novembre, con la perdita di oltre sei punti percentuali al mese. Sembrano solo sterili numeri, ma contrariamente a chi dichiara che la collettività non sta sostenendo costi aggiuntivi, ricordiamo che la riduzione della percentuale di raccolta differenziata ha raddoppiato i conferimenti in discarica, con un triplice danno alla collettività”. In municipio devono ancora essere coperti i maxi debiti lasciati anche dalla giunta Messinese sostenuta da Sviluppo Democratico, ma per i referenti dell’ex amministrazione comunale i rischi sono dietro l’angolo.
“Tra gli effetti c’è una rapida riduzione della capacità di deposito dei rifiuti con conseguente rischio di chiusura della discarica – dice ancora Legname – come già avvenne nel 2015, con l’amministrazione Messinese appena insediata e che con forza e determinazione trovo la soluzione per riaprirla. Un aumento dei costi di trattamento e smaltimento dei rifiuti, ulteriormente cresciuti, anche per la decisione unilaterale dell’Ato rifiuti CL2 di incrementare le tariffe di conferimento. Una forte riduzione degli introiti prodotti dalla vendita delle frazioni differenziate che sono serviti, in questi anni, a ridurre la tassazione derivante dalla Tari”. L’unica soluzione immediata, secondo gli esponenti di Sviluppo Democratico, sarebbe la chiusura dell’iter della gara per l’affidamento del nuovo appalto, anche se probabilmente verrà chiusa prima la cosiddetta gara ponte. “Come mai, a distanza di oltre un anno e mezzo, non si hanno notizie dello stato della gara per l’affidamento pluriennale del servizio di raccolta rifiuti – conclude Legname – che ad oggi risulta l’unica soluzione praticabile per ridare definitivamente decoro alla nostra città?”.
Penso che con la nuova ordinanza emanata e che per gli incivili si potrebbe andare sul penale, le cose cambieranno in quanto adesso rischiano il fondo schiena. Questo e’ Il frutto di una lunga serie di atti di liberismo sfrenato che si perpetravano anni addietro in citta ove ognuno poteva fare di tutto e di piu’..