Gela. Duecento milioni di euro per i due siti portuali locali e per quello di Licata. Questo prevede il programma dell’Autorità della Sicilia Occidentale. A riferirlo, ieri nel corso di un convegno tenutosi a Palermo, è stato il presidente Pasqualino Monti. L’ultima visita ufficiale in città risale allo scorso anno, quando Monti incontrò il sindaco Lucio Greco e il consiglio comunale, illustrando i punti cardine della programmazione. I primi numeri li ha forniti proprio ieri. Al dibattito hanno partecipato diversi esponenti del governo Meloni e in video-collegamento anche il ministro Matteo Salvini. La parte del leone per gli investimenti la fa il polo palermitano. Per Gela e Licata, new entry nel bacino di riferimento dell’Autorità, ci sono comunque progetti precisi. I siti locali (porto rifugio e porto isola) sono sostanzialmente da rilanciare del tutto. Un anno zero che non è facile affrontare. Il porto rifugio, insabbiato da anni, attende ancora i lavori di dragaggio. La caratterizzazione delle sabbie, che era stata finalizzata, è scaduta a causa dei tempi fin troppo lunghi. Negli scorsi mesi, sono ripresi gli interventi per la caratterizzazione bis. In settimana, si è tenuto un tavolo in prefettura. Monti, ieri a Palermo, ha parlato di “problemi burocratici da risolvere”, anzitutto per il passaggio definitivo del porto rifugio alla sua Autorità. Come riporta Repubblica-Palermo, il presidente ha comunque posto l’accento sull’urgenza di “predisporre in breve tempo la progettazione esecutiva che mancava”. “Ci vuole tempo ma contiamo di essere rapidi”, ha precisato. Se Licata viene visto come un sito da destinare a scalo croceristico, per le infrastrutture locali il modello dovrebbe essere quello di un “polo del turismo da diporto”. Nessun accenno, pare, all’ipotesi di un nuovo porto, del quale a più riprese si è parlato nel corso del tempo. Anche durante la sua ultima visita in città, Monti aveva dato priorità a ciò che si può fare in un arco di tempo non a lunga scadenza. Prima, insomma, interventi concreti piuttosto che ipotizzare progetti fuori portata.
Nel corso dell’incontro di ieri, lo stesso Monti ha citato la necessità di non perdere il treno dell’investimento sul gas di Eni, nei giacimenti “Argo-Cassiopea”, che comunque necessiterà di strutture di supporto. Il porto rifugio e il porto isola sono le priorità dell’Autorità, a maggior ragione nell’ottica di un hub integrato per il gas e l’idrogeno (altro investimento programmato da Eni). Pochi giorni fa, il sindaco Lucio Greco ha ribadito di appoggiare in pieno il piano di sviluppo di Monti e di guardare con molta attenzione alla strutturazione di un hub sul Mediterraneo. Prima di tutto, i due siti portuali devono tornare ad essere pienamente fruibili e su questo si concentra il primo blocco di investimenti programmati dall’Autorità della Sicilia occidentale.