Gela. Poco meno di seicento euro per l’acquisto di due smartphone. I telefoni saranno utilizzati dal sindaco Domenico Messinese e dal suo ufficio di segreteria. “Vorrei proprio non commentare…”. La scelta del primo cittadino, ufficializzata negli scorsi giorni con una determina dirigenziale non sembra aver trovato il gradimento di tanti. Insomma, perché utilizzare soldi pubblici per l’acquisto di due smartphone? Non sarebbe stato possibile che il sindaco e la segreteria utilizzassero telefoni personali o li acquistassero di propria tasca? “Onestamente – dice lo stesso Messinese – mi verrebbe da non commentare. Sono questi i problemi della città? Magari lo fossero. Non capisco perché dovrei lavorare rimettendoci anche di tasca mia. Io, gli assessori e tutti i nostri collaboratori facciamo quotidianamente sforzi economici per andare incontro al mandato che ci è stato garantito dagli elettori. Si è mai visto un dipendente al quale l’azienda imponga l’acquisto di un telefono per svolgere le proprie mansioni? Inviterei tutti, sia chi ha scelto di fare polemica senza esporsi, sia chi la farà pubblicamente, a concentrarsi su questioni più serie”. La spesa è stata autorizzata poco prima delle festività natalizie.