Gela. E se il caos targato maggioranza, compreso quello andato in scena tra gli scranni del consiglio comunale, fosse legato anche alle fibrillazioni generate dall’imminente scelta dei vertici della Ghelas multiservizi?
Un quesito posto direttamente dal consigliere d’opposizione, in quota Pid, Giuseppe Morselli.
“Mi pare più che palese – ammette – la tensione tra le fila della maggioranza. Il sindaco ha annunciato di aver chiuso la crisi con la rimodulazione delle deleghe. Qualche assessore, evidentemente, non ha lavorato come doveva. Altrimenti, che senso avrebbe questa mossa? Ma, adesso, è rimasto l’ultimo posto vacante di sottogoverno, quello di presidente della Ghelas. Gli scontri interni alla maggioranza sono da ricollegare a questa partita?”.
Il dubbio viene lanciato in una fase decisamente delicata, nonostante la momentanea tregua estiva.
“Da parte nostra, come opposizione – prosegue il consigliere Morselli – abbiamo dimostrato la massima disponibilità. Senza la presenza in aula della minoranza, non si sarebbero approvati atti molto importanti. Posso confermare che saremo sempre in aula davanti a provvedimenti che possano migliorare la quotidianità cittadina. Di certo, non faremo da stampella per l’approvazione di atti che interessano il solito gruppo politico”.
Morselli, in questo modo, rilancia un tema che, soprattutto nelle ultime settimane, sembra essere andato in soffitta. La presidenza della Ghelas multiservizi, in uno scenario di forte instabilità politica, potrebbe rappresentare una chiave di volta non indifferente.
“C’è da capire – conclude Morselli – il ruolo di nuovi gruppi come Il Megafono. Al momento, gli esponenti di questo movimento sembrano attendere le mosse del sindaco. Magari, anche loro potrebbero concorrere ad incarichi strategici”.
