Gela. Tre anni e quattro mesi di reclusione dopo aver scelto di patteggiare la condanna.
Questa la decisione adottata nei confronti del ventenne Klisman Rinzivillo, coinvolto lo scorso febbraio nel blitz “Affari di famiglia”
che permise di fare luce su un presunto giro di droga e di tentate estorsioni ai danni di clienti in ritardo con i pagamenti. La scelta di optare per l’applicazione della pena è stata assunta dal legale di fiducia del giovane indagato, l’avvocato Carmelo Tuccio.
Il verdetto è stato pronunciato dal giudice dell’udienza preliminare Chiara Raffiotta.
Oltre al ventenne, le manette scattarono per Giovanni Rinzivillo, Salvatore Morello, Fabio Mirisola e Alessandro Di Fede. Morello e Di Fede devono rispondere alle accuse davanti al collegio presieduto dal giudice Paolo Fiore. Gli altri due componenti del presunto gruppo scoperto dagli investigatori, invece, hanno scelto il rito abbreviato.