Droga e furti, ritornano ai pm gli atti per tre “carusi d’oro”: vennero coinvolti nel blitz

 
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Gela. Dopo il patteggiamento e l’annullamento deciso dai giudici della corte di cassazione, gli atti ritornano al pubblico ministero. Gli atti ritornano ai pm. Si riapre, in questo modo, il caso giudiziario per tre degli arrestati nel blitz “Golden Boys” di due anni fa. La decisione del giudice dell’udienza preliminare Fabrizio Molinari è stata emessa nei confronti di Angelo Marino, Vincenzo Ieva e Antonio Radicia, a sua volta appena arrestato nel blitz “Malleus” contro il clan Rinzivillo. Ad ottenere il provvedimento sono stati i loro legali di fiducia, gli avvocati Davide Limoncello, Flavio Sinatra e Rocco Fasciana che avevano impugnato i precedenti verdetti davanti ai giudici romani di cassazione. Con il blitz “Golden Boys”, i magistrati della procura e i carabinieri del reparto territoriale scoprirono un gruppo capace di agire in buona parte della città non solo sul fronte dello spaccio di droga ma anche su quello dei furti e delle rapine.

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