Gela. Hanno deciso di patteggiare la pena dopo il blitz “Parenti serpenti” dell’ottobre di un anno fa. Furti e droga. I magistrati della procura gli contestano diversi episodi di furto e spaccio di droga in città. Così, il sì al patteggiamento è arrivato per Alessandro Di Fede e Francesco Spinello. I due giovanissimi sono finiti al centro dell’inchiesta. Per il tramite dei loro legali di fiducia, gli avvocati Salvo Macrì e Rocco Di Dio, si sono presentati davanti al giudice dell’udienza preliminare Paolo Fiore. La pena patteggiata da Di Fede, ritenuto responsabile di almeno tre furti, è di due anni di reclusione. Niente patteggiamento, invece, per un altro degli indagati, Giovanni Rinzivillo. La difesa, rappresentata dagli avvocati Cristina Alfieri e Maurizio Scicolone, a questo punto ha scelto di farlo giudicare attraverso il rito abbreviato.