Gela. Sono accusati di aver fatto parte di un presunto gruppo, attivo nello spaccio di droga. Gli investigatori che hanno condotto l’inchiesta “Boomerang” ritengono che i coinvolti sfruttassero la via degli stupefacenti, passando dalle piazze di Catania e Vittoria. Questa mattina, davanti al collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore (a latere Francesca Pulvirenti e Martina Scuderoni), è stato aperto il dibattimento nei confronti di Salvatore Graziano Biundo, Rocco Carfì, Giuseppe Celona, Emanuele Iapichello, Salvatore Piva, Salvatore Gambino e Gianfranco Vasile. Erano già stati rinviati a giudizio. L’inchiesta che ha coinvolto anche altri presunti complici, attualmente invece davanti al gup del tribunale di Caltanissetta per il giudizio abbreviato, è stata coordinata dai pm della Dda di Caltanissetta. I carabinieri hanno seguito le mosse dei presunti pusher. L’organizzatore del giro di droga, secondo le accuse, sarebbe stato Giacomo Gerbino, già coinvolto in indagini antimafia. Ha scelto l’abbreviato.
Alla prossima udienza, il collegio del tribunale invece potrebbe decidere di affidare una perizia sul contenuto delle intercettazioni. Sia il pm della Dda Matteo Campagnaro che i legali di difesa hanno esposto le rispettive richieste istruttorie. Gli imputati a processo sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Carmelo Tuccio, Salvo Macrì, Raffaela Nastasi, Giovanni Lomonaco, Cristina Alfieri, Annarita Lorefice e Luigi Di Natale.