Droga a Sant'Ippolito, assoluzione per La Rosa
“Il fatto non sussiste” rispetto a un'ipotesi di spaccio di sostanze stupefacenti
Gela. Una prima contestazione, legata a un furto, era venuta meno per mancanza di querela. Il giudice Eva Nicastro ha definito anche l'ultimo capo di imputazione che gravava su Maurizio La Rosa, in passato coinvolto nell'inchiesta “Sant'Ippolito”. “Il fatto non sussiste” rispetto a un'ipotesi di spaccio di sostanze stupefacenti. Così, per la sua posizione, è arrivata l'assoluzione. La Rosa era a processo insieme ad altri imputati, tutti coinvolti nell'inchiesta, concentrata sullo spaccio di droga, proprio nella zona del quartiere Sant'Ippolito. La difesa di La Rosa, con il legale Francesca Granvillano, ha escluso la sussistenza di riscontri che potessero collegare l'imputato a un episodio, invece indicato dagli investigatori che condussero l'attività di monitoraggio. Altri coinvolti hanno definito a seguito di prescrizione maturata.
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