Gela. Mentre a Firenze si celebra il processo “Compendium” per interrogare i pentiti, la procura generale di Caltanissetta ha fatto eseguire alla squadra mobile l’arresto di Bruno Salvatore Quattrocchi, 33 anni.
L’uomo deve espiare 9 anni e 3 mesi di carcere per un cumulo di pene a seguito delle sentenze di condanna emesse dalla corte d’Assise d’appello il 15 dicembre scorso e dal Gip di Caltanissetta il 13 dicembre del 2010. Quattrocchi era tra i 41 arrestati nell’ambito dell’operazione del 15 dicembre 2009 contro esponenti di Cosa Nostra – gruppo Emmanuello e Stidda. Rispondono a vario titolo ed in tempi diversi dei reati di associazione mafiosa, estorsione tentata e consumata, continuata, in concorso. In particolare Quattrocchi nel 2003 dopo la spaccatura tra le cellule dei Rinzivillo e degli Emmanuello, aveva avuto il ruolo ed il compito di reperire al nord Italia (Novara, Genova e Pordenone) le armi che poi sarebbero potute servire in una eventuale “guerra” fratricida all’interno di cosa nostra gelese. La Squadra Mobile allargò le indagini Genova, Pordenone, Parma e Gela, che portarono al sequestro di 3 pistole ed all’arresto di alcuni soggetti appartenenti al gruppo Emmanuello.