Gela. Ieri mattina, davanti al gip del tribunale Silvia Passanisi, i legali dei familiari della trentanovenne Concetta Legname hanno insistito sull’accoglimento dell’istanza di opposizione all’archiviazione dell’indagine, invece avanzata dai pm. La procura ha ribadito che allo stato non ci sono elementi utili per individuare possibili responsabilità in quello che accadde nell’estate di quattro anni fa, quando un devastante incendio avvolse una mansarda, nella zona di via Novara, uccidendo la donna. Secondo i legali, bisognerebbe approfondire ulteriori aspetti investigativi, che sono stati illustrati nell’opposizione. L’hanno presentata gli avvocati Carmelo Tuccio e Giovanni Cannizzaro.
Hanno confermato la volontà della famiglia della vittima, ovvero che le indagini proseguano. Fin dall’inizio, tra le altre cose, non convinse la catena dei soccorsi, che sarebbe andata incontro a ritardi, forse rivelatisi decisivi, mentre la donna invocava aiuto, con il fuoco che aveva invaso l’intera struttura. Il gip si è riservata di decidere e potrebbero volerci alcuni giorni.