Gela. Nell’estate di due anni fa, dopo essersi accorto che la sua moto era finita sull’asfalto a Caposoprano, probabilmente a causa di una manovra di parcheggio dell’auto guidata da una donna, avrebbe addirittura fratturato un dito alla conducente della vettura. Un cinquantaseienne ne dovrà rispondere a processo. I pm della procura, dopo la denuncia presentata dalla donna che finì al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele, ritengono che l’imputato, pretendendo spiegazioni e un eventuale risarcimento per il danno subito dalla moto, le avrebbe afferrato una delle mani, arrivando a fratturarle un dito.
L’uomo, difeso dall’avvocato Angelo Cafà, ha negato qualsiasi addebito, sostenendo che la versione resa dall’automobilista sarebbe stata volutamente non veritiera. L’avrebbe accusato solo per evitare di pagare il danno causato alla moto. Due versioni decisamente differenti che dovranno essere valutate dal giudice, nel corso del dibattimento. La donna ferita potrebbe costituirsi parte civile, rappresentata dall’avvocato Joseph Donegani.