Donegani: "Giusta la strada dell'alternativa al centrodestra ma deve valere non solo in Regione ma pure in città"
A settembre, la dirigenza di "Progressisti e rinnovatori" chiederà al sindaco Di Stefano di convocare "tutte le forze che lo hanno supportato alle provinciali"
Gela. Piena apertura, bipartisan, sui temi come quello dell'azione istituzionale contro i tagli alla sanità ma se il capitolo diventa strettamente politico allora “la coerenza deve prevalere sempre”. Il segretario regionale di “PeR” Miguel Donegani non è assolutamente avulso dal percorso di costruzione dell'alternativa al centrodestra, a partire da quello del governo Schifani. Però, “la coerenza” deve esserci sia quando le coordinate sono quelle regionali sia quando si passa a quelle locali. “Il modello Gela purtroppo rimane ambiguo perché le forze progressiste hanno accettato di governare con partiti che sono nel centrodestra, in Regione e in Provincia – sottolinea Donegani – accolgo il ragionamento dell'onorevole Di Paola ma lui sa bene, perché gliel'ho più volte riferito, che le forze alternative al centrodestra devono esserlo sia in Regione sia nei territori. Non si può essere alternativa al centrodestra solo a livello regionale e poi in città governare insieme a partiti che stanno proprio nel centrodestra”. Del resto, Donegani e “PeR”, legati da un progetto che li accomuna a Controcorrente, Sinistra futura e ad altre aggregazioni di quest'area, hanno sovente ribadito che un percorso di alternativa vera può trarre consistenza quando c'è la volontà di renderlo differente dalla prospettiva di centrodestra. A settembre, la dirigenza di "Progressisti e rinnovatori" chiederà al sindaco Di Stefano di convocare "tutte le forze che lo hanno supportato alle provinciali". “Se qualcuno non prova imbarazzo e fastidio a condividere progetti politici e alleanze con forze che governano insieme al centrodestra di Schifani, con la Lega, Fratelli d’Italia e Dc, ne risponderà alle prossime elezioni. Noi di “PeR” - spiega Donegani - siamo stati sempre chiari su questo e camminiamo a testa alta, lavorando seriamente a un’alternativa concreta e reale. Ci auguriamo possano seguirci in questa strada, che è la strada della chiarezza e della coerenza. Altrimenti, ognuno ne risponderà agli elettori”. L'unica “concessione” politica, fino a oggi, “PeR” l'ha fatta per le provinciali, scegliendo Di Stefano ma in una coalizione che non annoverava forze di centrodestra. Il riferimento regionale di “PeR” non fa richiami diretti ma appare evidente che la vicenda Mpa, in primis, sia più di un semplice “cavillo” politico. I lombardiani sono nel governo regionale Schifani e nella maggioranza del presidente Tesauro, in Provincia. Al contempo, si collocano nel “modello Gela”, da qualche settimana pure con un gruppo consiliare. “PeR continua a lavorare a livello regionale insieme a Controcorrente e Sinistra Futura, con la quale siamo federati, insieme a tante associazioni e movimenti che si sono avvicinati e alle forze politiche di sinistra. Lavoriamo a una reale alternativa al centrodestra, consapevoli che ci sono ambiguità in forze del campo progressista che nei territori continuano a governare con pezzi di centrodestra, organici al governo regionale. Queste forze come fanno a essere alternative al centrodestra a Roma e Palermo e a governarci insieme nei territori? Noi continuano con coerenza sulla linea tracciata, quella della coerenza e della credibilità. Chiediamo – conclude Donegani - a tutte le forze, ai movimenti, alle associazioni e ai liberi cittadini, di avvicinarsi al nostro progetto che sta crescendo in modo esponenziale in Sicilia, perché basato sulla coerenza e sulla credibilità”.
In foto Donegani e Di Paola
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